Lo scorso 22 febbraio l’Istituto delle Suore Mantellate di Pistoia, che ospita scuole di vario grado, ha pubblicato un video che mostra la schiusa di uova di gallina all’interno di una incubatrice nell’ambito di un progetto destinato agli alunni della scuola stessa. Il video è disponibile a questo link.
I pulcini appena nati sono costretti nelle immagini all’interno dell’incubatrice in uno spazio ridotto, naturalmente senza la presenza della madre ed è arduo stabilire quali possano essere le condizioni di salute degli animali.
A fronte delle varie segnalazioni giunte, la sede LAV di Firenze, in collaborazione con l’Ufficio A Scuola con LAV e con le Aree Ricerca Senza Animali e Animali negli Allevamenti, si è mossa scrivendo all’istituto per sottolineare come dal 2008 la Nota 29 del Ministero dell’Istruzione, richiamando anche la Legge 189 che sanziona l’uccisione e il maltrattamento di animali, auspica fortemente il ricorso a metodi che non utilizzino animali nella didattica, ovvero “il principio secondo il quale l’impiego di animali va evitato quando esistano metodi alternativi”. Trattandosi in questo caso di una schiusa che può essere assistita attraverso video e documentari disponibili facilmente online, l’utilizzo di animali – abbiamo scritto – non appare giustificato e può comportare per gli stessi uno stress e un potenziale maltrattamento.
Abbiamo anche chiesto “chiarimenti sull’origine delle uova fecondate e quali misure igienico-sanitarie siano state messe in atto per evitare l’introduzione di possibili contaminazioni da parte di microrganismi potenzialmente patogeni, oltre a quali accorgimenti siano stati applicati al fine di garantire il corretto sviluppo neurologico vista la mancanza di imprinting nelle ore successive con la madre naturale”.
In un’ottica di collaborazione, la nostra lettera si è conclusa offrendo alla scuola attraverso la nostra sede di Firenze “uno o più incontri didattici incentrati sulla tematica del rispetto degli animali, chiedendo al contempo di cessare l’utilizzo di animali per la didattica e di cedere i pulcini nati dalle ultime schiuse alla nostra associazione che garantirà un’esistenza in piena coerenza con le proprie caratteristiche biologiche ed etologiche senza sfruttamento per alcun fine”.